German Navy
Kriegsmarine Battlecruiser
DKM Scharnhorst
Dicembre 1943





Parte I


inizio costruzione del modello

Eccomi qui, dopo una lunga pausa, si torna a fare modellismo!
Il modello di una nave della
Kriegsmarine, da me mai realizzata. Sono alle prese con un kit Dragon, che inizialmente, sembrava essere un buon kit. Ma ora che ci metto mano, mi accorgo che non è proprio così! 
Qualche amico, in passato mi diceva: "perchè fai sempre modelli in resina!" ... beh la risposta è proprio qui!
Considerando che questo kit costa abbondantemente oltre i 100,00 euro oltre a circa 130/140,00 euro di fotoincisioni dedicate uniti ad altri accessori e colori.....  dai modelli in plastica, si pretende una qualità decisamente superiore!
Invece mi ritrovo un kit pieno di ritiri di stampo e poi con mezzo centimetro in meno di modello! Si proprio così, calcolo fatto con convertitore di scala e centimetro alla mano, ho constatato che è fuori scala!
Per questo motivo raramente realizzo modelli in plastica, oggi il costo di questi kit è veramente sproporzionato a quello che si offre! I resina sono sicuramente più precisi, completi e tutto sommato, con un costo decisamente più basso!
Considerazioni personali a parte, proverò a realizzare questo
Scharnhorst e .... sperando bene che non vi saranno altre sorprese in futuro durante la fase di realizzazione. Iniziamo proprio bene!! Eh eh...
In queste foto potete vedere le zone interessate, le peggiori sono quelle dei masconi, praticamente dei buchi! Non avevo mai usato tanto stucco su di un modello in plastica!
Nella foto a fianco la zona di giuntura dei ponti, anche qui una fessura di circa 2 mm, sicuramente sarà invisibile con il montaggio delle sovrastrutture, però ....
Si procede, anche se lentamente!
Si completa lo scafo applicando la fotoincisione che simula il cavo "Degaussing" ovvero un sistema di demagnetizzazione; Il procedimento usato sulle navi, ha lo scopo di creare acciaio amagnetico, con il quale si elimina la carica magnetica sullo scafo di una nave, per renderla ovviamente meno individuabile dalle mine magnetiche. Fatto questo si applicano anche gli assi portaeliche.
A questo punto è preferibile assemblare anche le sovrastrutture principali, senza eccedere nel dettaglio, solo l'essenziale! Questo per consentire una successiva e corretta applicazione sullo scafo e sovrastrutture del complesso schema di camouflage, infatti questo, si estende su molte zone delle sovrastrutture.
Nelle due foto (ai lati) potete vedere le sovrastrutture del fumaiuolo e dell'Hangar, queste necessitano dell'applicazione di fotoincisioni. Va fatto ora, prima di proseguire con la colorazione e completamento delle stesse!
Nelle foto sotto, metto in evidenza una modifica apportata alla nave nei pochi anni di attività operativa. Nelle foto d'epoca vedrete che dal 1939 al 1942 la controplancia era scoperta! Ma nel 1943 fu coperta e chiusa, il bel disegno in 3D lo evidenzia in modo impeccabile. Il kit Dragon, anche se riferito al 1941 permette questa importante modifica.

sovrastruttura e plancia
nel 1943

1939/ 1940

Febbraio 1942
 Operazione Cerberus
Nel frattempo sto provando a risolvere il dilemma della colorazione di questo Scharnhorst
Il modello sarà riferito all'ultimo periodo ovvero settembre - dicembre 1943
sotto un'analisi della colorazione "Campagna di Norvegia"

DKM Scharnhorst dicembre 1943
Camoflage/Painting guide
Lo schema di camouflage è abbastanza corretto e proviene dalla Monografia Warship Pictorial nr. 36
Ma i colori di questo profilo sulla monografia sono indecifrabili!
Quindi, su di esso, ho inserito i colori che io utilizzerò
sono stati identificati 4 toni di grigio!

riferimenti fotografici
Due foto del periodo interessato

6 settembre 1943 circa
Campagna di Norvegia
La foto che mi ha creato maggiormente dubbi e, che alla fine ha determinato la scelta dei colori, è questa a sinistra.
Non credo che la causa sia la luce o il fotoritocco, anzi nella foto è evidente la differenza di toni dei grigi utilizzati, dove spicca nettamente il grigio antracite che è quasi un nero!
Pertanto dopo aver guardato le foto a disposizione, sentito il parere di amici modellisti e nonostante i numerosi dubbi, ho iniziato la colorazione dello scafo utilizzando i colori elencati sotto. I libri da me consultati danno tutti versioni differenti e, soprattutto per questo periodo, nessuna indicazione precisa circa i colori da utilizzare! Quindi in situazioni come questa, in assenza di dati storici certi... vale sempre la regola di prendere in considerazione la " foto più corretta dal punto di vista cromatico!"
Pertanto, per la carena (opera viva), nessun problema, si può usare indifferentemente il Lifecolor UA 606 oppure l'AK 731, sostanzialmente simili e riferiti comunque al "Schiffsbodenfarbe III Rot 5" .
I problemi arrivano con l'opera morta della nave, personalmente ho contato ben 4 toni di grigio:
Zona prodiera 3/4 e linea di galleggiamento Grigio Antracite - RAL 7016 - Vallejo 70.995 Model color;
Zona scura sopra la linea di galleggiamento 
Dunkelgrau Lifecolor UA 605;
Zone di grigio curvilinee e bande verticali DKM 51 Dunkelgrau -  Lifecolor UA 602;
Zone di grigio chiaro prua/poppa e bordino di contorno  DKM 50 var. Hellgrau - Lifecolor UA 603.
Tutto questo, secondo la mia analisi, ovviamente! Ma potrei anche sbagliare....
Sotto potete vedere il modello con lo schema al completo
Starboard side
Port side
The wooden deck
Dopo aver sistemato lo scafo e gran parte del ponte in legno, si procede con qualche dettaglio di ponte a prua, per poi continuare con la colorazione della prima sovrastruttura. La decal a prua è in dotazione al kit, non è male, ma a mio parere è leggermente grossa di spessore, questo sicuramente agevola l'applicazione ma di fatto costringe ad un maggior uso di ammorbidente per decal, per farla adattare al meglio possibile sul ponte in legno!
Per quanto riguarda la sovrastruttura è un vero martirio... si è costretti a mascherare 3-4 volte !  Su di essa ben 4 toni di grigio si dovranno applicare.
Poi con molta cautela e, gradualmente, si procede all'applicazione dei ponti in legno sui vari livelli. Personalmente consiglio di portare a termine la colorazione delle parti interessate ed in ultimo posizionare i ponti in legno.


Ora è giunto il momento di applicare le fotoincisioni e, al termine di questa sovrastruttura, si completerà la colorazione con aerografo, utilizzando una bassa pressione del compressore! Io uso due Paasche, in particolare il TGX Talon, utilizzando l'ugello giusto, diventa quasi una penna!
Segue