German Navy
Kriegsmarine Battlecruiser
DKM Scharnhorst
Dicembre 1943




Introduzione

Le foto del modello finito

Dati tecnici

Tipo Nave da battaglia
Classe Scharnhorst
Cantiere Wilhelmshaven (D)
Impostato 15 Giugno 1935
Varato 3 Ottobre 1936
entrato in servizio 7 Gennaio 1939
fine servizio Affondato nel corso della Battaglia Navale di Capo Nord il 26 dicembre 1943.

Profilo riferito al 1943

Caratteristiche generali
Dislocamento
Standard 31.500  tonns
Pieno carico 38.900 tonns
Lunghezza
Fuori tutto 235,4 mt.
Tra le perpendicolari 229,8  mt.
Larghezza 30.0  mt.
Pescaggio al massimo carico 9.9 mt.
Propulsione
3 Brown, Boveri & Co geared steam turbines
160.000 HP su tre assi con eliche tripala.
Velocità 31,6 nodi
Equipaggio 1970 uomini  circa
Armamento
Armamento
9 cannoni da 280 mm SK C/34 distribuiti in tre torri trinate;

12 cannoni da 15 cm SK C/28 distribuiti in: 4 torri binate e 4 singole;

14 cannoni da 10,5 cm SK C/33 distribuiti in 7 torri binate;

16 mitragliatrici da 3,7 cm SK C/30 su 8 affusti binati;

38 mitragliatrici (10 nel 1939) da 2 cm SK C/30 su 7 affusti quadrupli e 10 affusti singoli;

6 tubi lanciasiluri da 533 mm;

1 catapulta con 3 idrovolanti Arado Ar 196.
La storia dello Scharnhorst
Costruito presso i Cantieri Navali di Wilhelmshaven in Germania, lo Scharnhorst fu varato il 3 ottobre 1936 ed entrò in servizio il 7 gennaio 1939. Come per la maggior parte delle navi da guerra dell'epoca, poco dopo l'entrata in servizio e precisamente nella metà del 1939, vennero effettuate alcune importanti modifiche: fu spostato l'albero maestro verso poppa e fu completamente ricostruita la sua prua dritta con una Atlantic bow "prua atlantica" per migliorarne le qualità nautiche e di tenuta alle grandi onde oceaniche. Comunque la sua linea di galleggiamento relativamente bassa, bordo libero appena sufficiente, la rese costantemente "umida" con mare grosso.
Lo spessore della corazzatura era paragonabile a quello di una
nave da battaglia, ma a causa dei Trattati internazionali del tempo sulla limitazione degli armamenti, a bordo dello Scharnhorst, il calibro dell'artiglieria principale fu decisamente ridotto, e la classificazione fu obbligatoriamente stabilita ad Incrociatore da Battaglia.
Anche se in definitiva, la marina tedesca, considerava comunque lo
Scharnhorst come nave da battaglia, come anche per il gemello Gneisenau, i suoi nove cannoni principali da 280 mm sicuramente non erano all'altezza dei cannoni da 381mm della maggior parte delle navi da battaglia dell'epoca.
Questo tipo di armamento fu stabilito come dal suo progetto originario, ovvero "nave da battaglia tascabile ingrandita". All'inizio degli
anni '40 venne programmata la sostituzione delle sue tre torri trinate da 280mm con altre da 380mm, ma questa operazione avrebbe richiesto due anni di stop in cantiere e, lo scoppio della seconda guerra mondiale, ne impedì la sua esecuzione.
L'attività operativa
La strategia navale della Kriegsmarine nella WWII era ben diversa da tutte le altre marine, fu la prima ad adottare una guerra subacquea in Atlantico e non meno importante la tattica delle "navi corsare", queste navi abitualmente operavano in solitudine. Tuttavia, questa tattica, non ha prodotto risultati importanti, anzi ha contribuito alla perdita di tutte le migliori navi da battaglia della Marina Germanica. Le grosse navi da battaglia, di fatto, operavano da sole senza la giusta scorta navale, con la totale assenza di un'adeguata copertura aerea, in opposizione ad una Royal Navy decisamente più organizzata e con un efficiente servizio d'intelligence in grado di decrittare i messaggi dei Comandi tedeschi! Pochissime invece le operazioni di successo e,  proprio l'8 giugno 1940, nell'ambito dell'Operazione Juno, le gemelle Scharnhorst e Gneisenau affondarono la portaerei HMS Glorious ed i suoi cacciatorpediniere di scorta HMS Acasta e Ardent a largo della costa norvegese. Durante questa azione lo Scharnhorst fu colpito da un siluro del caccia HMS Acasta. L'incrociatore da Battaglia rimase in riparazione per la maggior parte del 1940.
Dal 22 gennaio al 22 marzo 1941 lo Scharnhorst e Gneisenau operarono nell'Atlantico al comando dell'ammiraglio Gunther Lutjens. Il 3 febbraio forzarono lo stretto di Danimarca ed il giorno successivo giunsero al largo della Groenlandia meridionale. L'8 febbraio, in esecuzione della tattica corsara, attaccarono il convoglio HX-106, ma questo fu subito interrotto quando nell'area di operazioni giunse la nave da battaglia HMS Ramillies (Classe Revenge).
Stessa situazione, quando si trovarono ad operare in una zona dell'Atlantico in cui la copertura area britannica era debole o inesistente, le navi tedesche riuscirono ad eludere la Royal Navy e tra il 7 ed il 9 marzo attaccarono il convoglio
SL-67, ma anche in questo caso, l'attacco fu interrotto solo all'avvistamento della nave da battaglia HMS Malaya (Classe Queen Elizabeth).
Era chiaro che questa strategia del "mordi e fuggi" portava all'affondamento di sole navi mercantili che in convogli trasportavano rifornimenti! Fino ad allora lo Scharnhorst aveva affondato 8 navi, per un tonnellaggio di 50.091 tonns rispetto ad un totale complessivo di 22 navi per un tonnellaggio totale di 117.455 tonns.
Mentre si trovava a Brest la nave subì numerosi attacchi aerei. A causa dei danni subiti e problemi tecnici con i tubi surriscaldati di una caldaia, tenne lo Scharnhorst non operativo fino alla fine del 1941. Fino a quando l'Ammiragliato tedesco decise d'inviare in Germania i due incrociatori da battaglia insieme all'incrociatore pesante Prinz Eugen. Durante la  permanenza a Brest, a bordo dello Scharnhorst e Gneisenau furono installati due impianti lanciasiluri trinati da 533 mm riciclati dall'incrociatore leggero Nurnberg. Il passaggio nell'Atlantico del Nord era troppo rischioso. Dall'11 al 13 febbraio 1942, le tre grandi navi, scortate da decine di cacciamine e altre piccole imbarcazioni tentarono l'audace passaggio, attraverso La Manica (Operazione Cerberus) per raggiungere appunto la Germania. I britannici furono colti di sorpresa e non furono in grado di fermare la forza navale germanica. Nonostante i numerosi attacchi aerei e navali inglesi,  lo Scharnhorst e il Gneisenau anche se danneggiate da mine navali nell'ultima parte del viaggio, riuscirono comunque a raggiungere la Germania.
I lavori di riparazione, tennero lo Scharnhorst fuori dall'azione fino al marzo 1943. Proprio in questo mese, al termine dei lavori, fu inviato nel mare della Norvegia settentrionale per unirsi alla nave da battaglia Tirpitz e ad altre navi tedesche che nel frattempo operavano contro i convogli artici diretti in Russia. Nei mesi successivi, più precisamente dall'8 settembre 1943, la squadra navale germanica effettuò un bombardamento per esercitazione, sull'Isola norvegese di Spitzbergen.


Poco prima del varo 
L'affondamento
Battaglia Navale di Capo Nord
Il 25 dicembre 1943 lo Scharnhorst e numerosi cacciatorpediniere, al comando del Konteradmiral Erich Bey, presero il mare con la missione di attaccare i convogli artici JW 55B e RA 55A diretti in Russia, passando a nord della Norvegia. Attualmente è noto che gli inglesi erano in grado di decifrare i messaggi dai Comandi tedeschi, pertanto i loro ordini erano noti anche ai britannici. l'Ammiragliato inglese, in opposizione, inviò una forza navale decisamente superiore per intercettarli.
Il giorno successivo, con tempo pessimo ed incapace di localizzare il convoglio, Bey distaccò i due cacciatorpediniere inviandoli a sud, lasciando lo
Scharnhorst privo di scorta. Meno di due ore dopo l'incrociatore da battaglia si trovò davanti lo Squadron Cruiser inglese di scorta al convoglio, ed esattamente gli incrociatori Belfast, Norfolk e Sheffield. Causa le pessime condizione meteo in zona, gli incrociatori inglesi giunsero a tiro dello Scharnhorst quasi di sorpresa, lo scontro ebbe inizio.
Dopo uno scambio di bordate il radar dello Scharnhorst venne messo subito fuori uso, lasciandolo incapace di rispondere al fuoco in modo efficace. Nel frattempo l'HMS Norfolk subì alcuni danni minori.
Per tentare di aggirare gli incrociatori, Bey ordinò allo
Scharnhorst di dirigere con una rotta a Sud-Est, allontanandosi anche prudentemente dagli incrociatori inglesi.
Nel tardo pomeriggio la forza di copertura del convoglio, inclusa la nave da battaglia britannica
HMS Duke of York, entrò nuovamente in contatto con lo Scharnhorst e aprì il fuoco. A causa del calibro superiore della corazzata inglese, l'incrociatore da battaglia tedesco fu colpito ripetutamente, con la conseguente perdita del suo hangar e di una torretta, lo Scharnhorst, grazie anche alla sua velocità aumentò temporaneamente la distanza dagli inseguitori. Ma non fu comunque sufficiente, quando alle ore 18.20 un altro bordata proveniente dalla HMS Duke of York distrusse un locale caldaie, causando la drastica riduzione della velocità dello Scharnhorst, lasciandolo così vulnerabile agli attacchi dei cacciatorpediniere inglesi. L'incrociatore HMS Jamaica e i cacciatorpediniere Musketeer, Matchless, Opportune e Virago si avvicinarono lanciando i propri siluri, seguiti poi da ulteriori bordate d'artiglieria. Lo Scharnhorst subì inevitabilmente gravi danni, si capovolse ed affondò alle ore 19.45 del 26 dicembre 1943, mentre s'inabissava le sue eliche erano ancora in movimento.
Del suo equipaggio composto da 1.968 uomini, solo 36 furono tratti in salvo dal mare gelido,  30 dall'
HMS Scorpion e 6 dall'HMS Virago.
Come sempre, in queste storie, il destino gioca un ruolo incredibile!
Nel 1793 Gerhard Von Scharnhorst aveva servito come giovane luogotenente sotto il Duca di York nei Paesi Bassi!
Il 3 ottobre 2000 il relitto dell'Incrociatore da Battaglia Scharnhorst fu localizzato da una nave di ricerca della Royal Norvegian Navy, nella posizione Lat. 72° 16'  Nord e Long. 028° 41'  Est, approssimativamente a circa 130 km a Nord-Nord Est di Capo Nord e alla profondità di circa 300 mt.

Nelle due foto sotto le sostanziali differenze sullo Scharnhorst
prima dei lavori
Prua dritta e albero dietro il fumaiuolo
dopo i lavori a metà del '39
Nuova "prua atlantica" e nuovo albero a poppavia
I libri di riferimento, accessori ed il kit Dragon
   
Un ringraziamento speciale a Francesco Punzo
per il materiale e documentazione fornita
In queste foto potete vedere tutta la documentazione e set di miglioramento raccolti, necessari per una buona realizzazione, mancano ancora dei colori acrilici.... ma troveremo anche quelli! 
Credo che lo schema da utilizzare sarà quello visibile qui sopra a destra, riferito a settembre 1943 qualche mese prima dell'affondamento, a mio parere uno dei più interessanti e bello da vedere.
L'inizio lavori a fine estate, con calma e soprattutto al fresco! Nel frattempo si guardano disegni e libri.
Segue la costruzione del modello